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DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: CRITICITA' MEDICHE

di Ersilia Palombi, medico nutrizionista.

La prima cosa che ci colpisce di un anoressico è la magrezza che può essere dovuta a varie cause (anoressia nervosa, magrezza costituzionale, malattie gastrointestinali, celiachia, diabete, ipertiroidismo), quindi è fondamentale una corretta diagnosi differenziale. Nell’anoressico si riscontra una magrezza “secondaria” che può essere conseguenza di malnutrizione per difetto calorico e/o calorico proteico. Per valutare lo stato di magrezza si procede controllando le pliche cutanee, calcolando il BMI, utilizzando l’ impedenziometria, per avere indicazioni sulla quota di massa magra e di massa grassa del paziente Vanno quindi effettuati: Controllo degli apporti di energia e nutrienti (storia dietetica, controllo consumi, indagini ricordo (dietary recal ); Antropometria e composizione corporea (peso, altezza, BMI, pliche cutanee (< di 14,9 mm donne, < di 11,3 mm uomini), circonferenza muscolare brachiale (< di 20,9 cm donne e < di 22,8 cm uomini); Test di laboratorio: Proteine plasmatiche (albumina, transferrina, prealbumina) Sideremia, Calcemia, Emocromo. Valutazione degli indicatori di attività ormonale. Osservazione di cute ed annessi: Si possono riscontrare: Viso: pallido, Capelli: fragili, secchi e radi, Occhi: affossati ed arrossati. Labbra: tumefatte, rosse, con fessure ai lati, Gengive: sanguinanti, Lingua: rossa, tumefatta. Cute: secca, desquamata, Unghie: fragili e rigate, peluria diffusa sugli arti (LANUGO) Alterazioni neuromuscolari (tremori e movimenti involontari) Amenorrea (che spesso compare quando il peso è inferiore a 49 Kg) Conseguenze organiche: Nutrizionali, Endocrine Conseguenze cardiovascolari: ipotensione, bradicardia, aritmie, riduzione della massa cardiaca, versamento pericardico, anemia. Danni Muscoloscheletrici: crampi, tetania, debolezza muscolare, osteopenia, fratture Problemi Digestivi: stipsi, diarrea, problemi dentali, ridotto svuotamento gastrico, dolori addominali, aumento degli enzimi epatici Danni Renali: diminuzione della filtrazione glomerulare, litiasi renale, edemi, poliuria notturna. Scompensi Idroelettrolitici: disidratazione, Ipokaliemia Complicanza grave e difficilmente reversibile è l’OSTEOPOROSI, dovuta a ipogonadismo e deficit di vit D e di calcio. Analisi di laboratorio, cosa possiamo trovare: aumento degli enzimi epatici, deficit immunitari, carenze vitaminiche, diminuzione della prealbumina plasmatica, diminuzione della trasferrina, alterazione degli elettroliti. Per valutare lo stato di nutrizione si deve procedere con una buona Anamnesi (abitudini alimentari, prescrizione dietetiche attuali, allergie e intolleranze alimentari, contesto psico-sociale, livello di autosufficienza, fame e sazietà, modifiche di odorato e gusto, avversione per specifici alimenti, problemi legati alla consistenza dei cibi, consumo di alcool, snack, utilizzo di supplementi minerali o vitaminici, utilizzo di prodotti dietetici commerciali, vomito, sangue nelle feci, diarrea, steatorrea. Fra gli indici staturo – ponderali quello più usato è il BMI (Bodi max index) che può essere calcolato attraverso la formula BMI= peso (KG) / altezza in metri 2 (elevata al quadrato) I criteri di riferimento per il BMI sono: sottopeso <18,5, normopeso 18,5-24,99 - sovrappeso25-29,99 >30 obesità.Un BMI inferiore a 18,5 è indicativo di malnutrizione. Un esame che può aiutare nella valutazione dello stato di nutrizione è la bioimpedenziometria che permette di valutare la massa grassa, la massa magra e lo stato di idratazione.

Rialimentazione

Identificata e per quanto possibile risolta la causa della magrezza, il regime alimentare deve riportare il peso corporeo il più vicino possibile ad un peso accettabile, e anche ricostruire il patrimonio tissutale. Deve essere condotta con gradualità per evitare una sindrome da refeeding (rialimentazione), processo molto delicato e complesso. Pertanto non bisogna cercare di soddisfare i fabbisogni nutrizionali tutti e subito. I pasti dovranno essere gradevoli, appetibili secondo i gusti individuali, scegliendo gli alimenti più digeribili, meglio tollerati, di più facile assorbimento; in essi devono essere contenuti a sufficienza tutti i nutrienti, anche l’eventuale uso di integratori andrà fatta con precauzione. Evitare porzioni abbondanti, cibi molto voluminosi. L’apporto idrico totale deve essere controllato. In una prima fase l’apporto calorico deve essere modesto (in base alle esigenze del paziente), poi in un secondo momento, variabile a seconda del soggetto, si può aumentare la quantità di cibo. E’ necessario somministrare proteine ad alto valore biologico (carne, uova, pesce, ecc.) per ricostruire la massa muscolare depauperata.

La bulimia è caratterizzata da abbuffate spesso seguite da vomito provocato, a volte non determina gravi cali di peso. Le ragazze che vomitano spesso presentano lesioni dentali, perché usano lo spazzolino dopo il vomito e spalmano l’acido sui denti; è frequente notare segni sulle dita (segno di Russell) provocato dagli incisivi quando infilano le mani in gola per indurre il riflesso del vomito. La bulimia spesso è misconosciuta, anche se pare sia tre volte più frequente dell’anoressia, perchè nelle bulimiche il BMI indica solo lievi variazioni di peso. Il trattamento dietetico sarà quindi mirato al raggiungimento di un “peso ragionevole”.

Nella B.E.D. (obesità e disturbo da alimentazione incontrollata), fortemente in aumento, il trattamento dietetico deve mirare ad una perdita di peso di almeno il 10% .

Gli ortoressici escludono dalla loro alimentazione tutti i cibi che considerano impuri, in quanto contaminati da erbicidi, pesticidi, ed altre sostanze artificiali e si preoccupano in maniera eccessiva dei materiali e delle tecniche utilizzate per la preparazione dei pasti. Il loro regime alimentare spesso risulta sbilanciato e povero di alcuni importanti nutrienti e la difficoltà a consumare pasti fuori casa porta ad un progressivo isolamento sociale.

La bigoressia è una sindrome caratterizzata dalla preoccupazione, in soggetti visibilmente muscolosi, che il proprio corpo possa apparire gracile e dal desiderio ossessivo di possedere un corpo poderoso. Complicanze mediche del sovrallenamento possono essere: eccessivo calo ponderale, perdita di appetito, abbassamento delle difese immunitarie, indolenzimento muscolare cronico, tendiniti e problemi articolari, sovraffaticamento cardiaco, apatia, insonnia, irritabilità, depressione, amenorrea ed altre alterazioni ormonali (eccesso di cortisolo, ACTH, e prolattina). Queste persone fanno spesso abuso di sostanze anabolizzanti, che possono provocare alterazione dei test di funzionalità epatica, rischio di accidenti cardio e cerebro-vascolari, come infarto del miocardio e ictus cerebrale.

la Night Eating Syndrome è caratterizzata da iperfagia notturna associata ad insonnia e ad anoressia mattutina. Il numero delle calorie ingerite non è sempre superiore alla norma, non si notano abbuffate, anche se spesso c’è preferenza per i carboidrati. Frequentemente associata a depressione, obesità, ipertensione e diabete.

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